Il tema dell’astucciamento delle capsule sta suscitando sempre più interesse da parte dei torrefattori. Per questo abbiamo intervistato Matteo Pattuelli, direttore generale di Senzani, azienda specializzata in macchinari e tecnologie per l’imballaggio automatico, primario e secondario, che ha risposto alle domande più frequenti di chi vuole inaugurare una nuova linea di produzione di capsule.
Che cosa significa intraprendere una nuova produzione di capsule in termini di organizzazione aziendale?
Il primo punto consiste sicuramente nell’essere consapevoli che le dinamiche proprie dell’astucciamento delle capsule sono molto diverse da quelle che fanno parte del flusso normale di una torrefazione. In Italia esistono torrefazioni anche centenarie, che hanno una conoscenza storica di tutte le fasi che portano il caffè dalla selezione in grani fino alla commercializzazione di quello in polvere. Tuttavia la tecnologia che sta alla base di incapsulamento e astucciamento modifica sostanzialmente i flussi di lavoro tradizionali, a cominciare dalla materia prima, che nel caso delle capsule deve essere, ad esempio, macinata in maniera differente. Il torrefattore che si appresta a inaugurare una linea di produzione di capsule deve essere consapevole che si tratta di un processo dedicato, che coinvolge sia l’aspetto impiantistico a monte, sia la strategia di marketing per quanto riguarda la vendita. Prima di iniziare quindi, è necessario avere le idee molto chiare sul prodotto che si vuole ottenere.
Che tipo di know how tecnico deve avere il torrefattore per gestire la linea produttiva?
È necessaria una conoscenza tecnica specifica sul funzionamento dei macchinari e dell’intera filiera produttiva, che permetta di scegliere il sistema di incapsulamento più conveniente. Per questo è importante farsi affiancare da un professionista che supporti nel processo decisionale il torrefattore, istruendolo per esempio sulle diverse caratteristiche delle capsule autoprotette e non autoprotette.
Quale impatto può avere la scelta della tipologia di capsule?
La tipologia scelta avrà un impatto notevole sia sui costi, sia sull’organizzazione della produzione, perché mentre le capsule autoprotette possono essere astucciate senza sovraimballi, quelle non autoprotette, essendo traspiranti, hanno bisogno di essere confezionate singolarmente in un flowpack e successivamente astucciate. La maggiore complessità della capsula autoprotetta viene però ben compensata da una più facile logistica: infatti i sovraimballi occupano molto spazio sia di stoccaggio, sia di trasporto, mentre, a parità di pallet, il sistema di capsule autoprotette consente di trasportare un numero quasi doppio di tazzine di caffè. Questo certamente è uno dei motivi della maggiore diffusione di capsule autoprotette. La consulenza globale, in questa fase di scelta, risulta pertanto strategica al pari di quella del marketing sul mercato di riferimento.
Di che tipo di macchinario deve dotarsi il torrefattore?
La caratteristica fondamentale che deve avere la macchina è la flessibilità, sia di formato, sia di velocità di lavoro. Prevedere la possibilità di un cambio di formato degli astucci e del numero delle capsule può rivelarsi strategico per il futuro, perché le esigenze produttive e di marketing sono sempre mutevoli nel tempo.
Per minimizzare i costi e i flussi di lavoro, servono impianti personalizzati che garantiscano l’azzeramento degli scarti di produzione e quindi l’ottimizzazione fino al 100% della produzione, anche nel caso di arresto della macchina. Questo deve rappresentare sicuramente una delle garanzie migliori per i torrefattori che vogliono inaugurare una linea produttiva di capsule.
Contest di Latte Art: le votazioni sono aperte. Baristi e coffee lover hanno risposto numerosi al richiamo dello stand Dalla Corte “Designed for a better coffe experience” durante le tre giornate del World of Coffee di Budpest. Tanti i motivi di interesse e grande la partecipazione che spesso si è conclusa con un selfie scattato davanti alla parete con le illustrazioni dei core values di Dalla Corte.
Votate!
È stata presentata ufficialmente la linea dc pro Rebel: sul banco una Racing sulla quale il designer Massimo Dibitonto ha portato lo stile di caschi e moto delle principali competizioni mondiali. All’apprezzamento per questa carrozzeria insolita e accattivante, si è unita l’ammirazione per le performance dei 15 concorrenti, tutti di ottimo livello, che hanno partecipato al contest di Latte Art. Le loro creazioni sono postate sulla pagina Facebook di Dalla Corte: chi riceverà il maggior numero di “like” entro il 4 luglio vincerà un volo per il World Barista Championship a Seoul dal 9 al 12 novembre. Giuseppe Musiu e Simone Guidi, due tra i finalisti italiani di Latte Art, erano a disposizione di chi avesse voluto affinare le tecniche o confrontarsi sulle nuove tendenze di questa disciplina.
Proof of Taste
Il dc coffee pro Johnny Jeon supportato da Simone Guidi ha guidato alla scoperta della regolazione digitale del flusso di estrazione, studiata per esaltare al massimo gli aromi del caffè attraverso le quattro Mina a disposizione dei visitatori. Numerosi torrefattori hanno realizzato Proof of Taste con i propri caffè variando le impostazioni della preinfusione (la fase più importante in cui si sviluppa la maggior parte degli aromi) e di estrazione. Ha fatto poi il suo ingresso ufficiale sul mercato il sistema modulare MinaSmartBar, composto da 2 o 3 Mina e altrettanti macinacaffè Max. Un “pacchetto” innovativo e di sicuro impatto per locali che vogliono impostare uno o più coffee corner in modo nuovo e creativo: una flessibilità impossibile da raggiungere con una sola macchina tradizionale a più gruppi.
Coffee in Good Spirits
Nuovi percorsi di gusto, questa volta associati alla temperatura, sono stati proposti alla postazione con la evo2, che ha visto nuovamente all’opera Simone Guidi con Elisabetta Paviglianiti. Come sempre, la classica Proof of Taste con l’impostazione di differenti temperature di estrazione ha sorpreso per la sua capacità di modificare il risultato in tazza in modo radicale, cambiando la temperatura di pochi decimi di grado. Qui si sono susseguite anche interessanti e gustose dimostrazioni di cocktail alcolici e analcolici a base di caffè, tenute da Joseph El Khoury, coffee expert di Monin.
Non rimane che esprimere su Facebook la propria preferenza per i migliori decori e designare il vincitore del viaggio a Seoul.
Pagina Facebook ufficiale: @dallacorteespressosystem – www.dallacorte.com
Dalla Corte at WOC in Budapest: a successful, rich coffee experience
Latte Art Contest: voting has begun. Baristas and coffee lovers flocked to Dalla Corte’s “Designed for a better coffee experience” stand over the three days of the World of Coffee event in Budapest. There were all sorts of attractions for the numerous visitors, many of whom ended their visits with a selfie in front of the wall illustrating Dalla Corte’s core values.
Vote now!
The DC Pro Rebel range was officially presented: designer Massimo Dibitonto took inspiration from the helmets and motorbikes at top international competitions to give a Racing machine on the counter an original, attractive look. Meanwhile, stunning visuals were also on show during the performances of the 15 outstanding entrants in the Latte Art contest. Their creations have been posted on the Dalla Corte Facebook page and the one that gets the most “likes” by 4th July will win a flight to the World Barista Championship in Seoul from 9 to 12 November. The Italian Latte Art finalists Giuseppe Musiu and Simone Guidi were on hand to share tips on modern techniques and discuss the latest trends in the field.
Proof of Taste
With assistance from Simone Guidi, the DC coffee pro Johnny Jeon introduced onlookers to digital flow regulation for extraction, which is designed to bring out the best of coffee aromas and was demonstrated using the four Mina machines provided for visitors. Numerous roasters sought to find the ideal settings for pre-infusion (the most important stage, during which the majority of aromas develop) and extraction as they carried out Proofs of Taste on their own coffees. Subsequently, the modular Mina SmartBar system made its official market debut. Featuring two or three Mina machines and two or three Max coffee grinders, it is an innovative package that is bound to make an impact. It offers a new, creative way to set up one or more coffee corners and a level of flexibility that a single traditional machine with a number of units could never match.
Coffee in Good Spirits
The exploration of new avenues of taste continued with a look at temperature using the evo2. Simone Guidi was back at work, this time alongside Elisabetta Paviglianiti. As always, the traditional Proof of Taste with different extraction temperature settings produced astonishing results. Altering the temperature by just a few tenths of a degree led to radical changes in the cup. There were also a number of interesting, mouth-watering demonstrations of coffee-based alcoholic and non-alcoholic cocktails by the Monin coffee expert Joseph El Khoury.
Now all that’s left to do is take a look at the decorations on Facebook and pick the entry that you think deserves to win a trip to Seoul.
Sono stati realizzati i nuovi filmati sulla pulizia, pensati soprattutto per chi opera nel mondo del bar e della ristorazione. Si tratta di interessanti tutorial che mostrano come effettuare una corretta manutenzione delle diverse parti della macchina espresso e del macinacaffè. Sono disponibili in lingua italiana e francese, condotti da Andrea Antonelli, consulente e trainer pulyCAFF e Ludovic Loizon di BBS – Barista Bartender Solutions (http://www.bb-solutions.fr/), il distributore francese dei prodotti pulyCAFF con sede a Velaux.
Il primo video, dedicato alla pulizia della lancia a vapore con pulyMILK, è disponibile nella versione italiana sul canale pulyCAFF di Youtube (http://bit.ly/2sjrxie), e prossimamente anche nella versione francese. A cadenza mensile saranno pubblicati sul canale anche i video successivi, che trattano la pulizia della tramoggia con pulyGRIND Hopper e delle macine con pulyGRIND.
Non mancheranno i rapidi interventi di Gianfranco Carubelli, CEO responsabile qualità e sicurezza di Asachimici, che chiarirà alcuni aspetti della pulizia e del caffè: ad esempio, siete davvero sicuri che quella che definiamo “polvere di caffè” che si trova talvolta sul fondo della tazzina una volta bevuto l’espresso sia veramente tale? Scopriremo che anche in questo caso la pulizia gioca un ruolo importante.
Con questa iniziativa pulyCAFF ha rinnovato il proprio impegno nella diffusione della cultura del pulito, in un periodo in cui il tema della pulizia riscuote sempre più successo e interesse: sono infatti numerosi gli utenti che hanno seguito i tutorial realizzati 4 anni fa: il solo filmato sulla pulizia dei filtri e dei portafiltri ha avuto più di 155 mila visualizzazioni e i “miti da sfatare” svelati da Gianfranco Carubelli ne hanno registrate oltre 43 mila.
L’invito è dunque a sintonizzarsi su Youtube con pulyCAFF per seguire i nuovi tutorial: conoscere più a fondo le tecniche di manutenzione è infatti fondamentale per assicurare la qualità in tazza e una maggiore durata “in salute” delle apparecchiature.
41 milioni 652 mila di ricavi 2016, con un incremento del 5,3% sul 2015. In aumento anche gli addetti, che ormai sfiorano le 130 unità, cui si aggiungono 250 unità dell’indotto. Così come cresce la redditività, con un Ebitda salito, in solo un biennio, dal 3,15% dei ricavi 2014 al 4,51% dell’anno scorso.
Zanardo Servizi Logistici spa di Venezia si espande ulteriormente sulla base di linee strategiche che mettono al centro la specializzazione. Punto di forza del gruppo è infatti offrire soluzioni su misura, come accade per la logistica di Spirits & Whine e la logistica ospedaliera. Zanardo è riconosciuta come “pioniera” nell’esplorare mercati di nicchia (peculiarità per la quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio “Le Fonti Award” a fine del 2016).
Al settore della logistica per il Beverage & Grocery, inoltre, Zanardo spa ha dedicato a Lodi un vero e proprio “polo d’eccellenza”, che si avvia a festeggiare il decennio di attività all’insegna dell’innovazione di tecnologie e strutture: dai magazzini Utif e doganali, alla gestione di magazzini in outsourcing, fino all’attività di copacking. Per questo settore l’azienda può vantare aree magazzino per 92 mila metri quadrati, da dove serve oltre 70.000 mila punti di consegna, grazie alla società partecipata BeveRete e a una rete di transit point nazionale per la distribuzione inclusiva anche del settore Ho.Re.Ca. L’obiettivo ultimo è coniugare ampiezza del servizio e flessibilità.
Altro fiore all’occhiello di Zanardo spa è la logistica sanitaria, settore in cui con il brand Log-Os è diventato ormai un modello nazionale per efficienza e innovazione. Log-Os punta a garantire la sicurezza del paziente creando un flusso informatizzato e costantemente verificato, che parte dalla prescrizione e termina con la somministrazione, ottimizzando il fabbisogno e i livelli di spesa, migliorando l’assistenza sanitaria integrata, la gestione e la tracciabilità online dell’intero flusso fisico e informativo.
L’innovazione, nell’ottica di Logistica 4.0, è d’altra parte il principio guida per l’azienda nel suo complesso: poco meno di 15 milioni di investimenti nell’ultimo biennio per nuovi macchinari e impianti per la logistica, automezzi rispettosi dell’ambiente e della sicurezza stradale e attività di ricerca e sviluppo inhouse, adozioni di politiche di Disaster Recovery e Business Continuity e utilizzo di infrastrutture in fibra ottica.
Tra le leve della crescita di Zanardo Servizi Logistici c’è l’integrazione digitale dei processi produttivi, che favorisce una piena tracciabilità delle movimentazioni e delle operazioni in genere, nonché il rispetto dei canoni di sostenibilità ambientale (logistica paperless).
Nel 2016 l’azienda ha inaugurato il nuovo polo logistico di Treviso, che nasce dall’acquisizione e dal recupero dell’ex-Pagnossin, un’area industriale di circa 100 metri quadrati, e che si va ad aggiungere a Venezia e Lodi e ai vari magazzini in outsourcing del progetto Log-Os, arricchendo la “mappa” degli hub di Zanardo spa. Ma in questo caso si tratta di qualcosa di più rispetto a un “semplice” hub logistico. Open Dream è l’etichetta con cui si sta pianificando la riconversione di questa storica fabbrica del territorio trevigiano e della relativa area dismessa, trasformandola in una città laboratorio per la valorizzazione dei beni – prodotti del made in Italy, dei servizi turistici, delle stesse bellezze architettoniche – in un contesto dove arte e design si integrano in una sola vetrina: un mix che fa del trevigiano un unicum nel Triveneto.
“L’impegno che costantemente perseguiamo – dichiara il Presidente di Zanardo Servizi Logistici Spa Damaso Zanardo- è di creare le soluzioni prima ancora che se ne percepisca il bisogno, ponendo l’uomo, e quindi la personalizzazione del rapporto, al centro di una attività comunque basata su ritmi, procedure e standard squisitamente industriali. Sono i valori che mi ha trasmesso mio padre Settimio, che ha avviato l’attività di famiglia nel settore logistico ormai quasi sessant’anni fa. Oggi siamo convinti che la frontiera della industria del presente e ancor più del futuro passi per il superamento della logica delle economie di scala, ottimizzando, attraverso la tecnologia, la modularità e la specializzazione delle prestazioni, rinnovandone i processi e le stesse modalità di narrazione e di marketing”.
Primaria azienda statunitense, specializzata nella produzione e commercializzazione di bevanda probiotica, acquista da Sacmi una seconda etichettatrice modulare della gamma KUBE, scelta per le caratteristiche di flessibilità, produttività e per il design robusto e compatto che garantisce massima efficienza in ogni condizione produttiva.
Nota azienda statunitense specializzata in bevande per il benessere rinnova la propria fiducia in Sacmi per il labelling della bevanda, dalle antiche origini asiatiche ed oggi sempre più diffusa ed apprezzata sul mercato nordamericano del food&healthcare. Ad essere stata commissionata è infatti una seconda etichettatrice modulare Sacmi KUBE, equipaggiata con stazioni per l’etichettaggio autoadesivo di labels “pressure sensitive”.
Già esposta all’ultima edizione di Pack Expo International (Chicago, 6-9 novembre 2016), l’etichettatrice è stata acquistata con l’obiettivo di incrementare la capacità produttiva dell’azienda che ha individuato in questa bevanda, contenente probiotici naturali e acidi organici benefici per la salute, il proprio prodotto di punta. La soluzione fornita è dotata di due moduli per l’etichettaggio autoadesivo. Configurati “in tandem”, i due moduli consentono la perfetta continuità produttiva, grazie al sistema no-stop per la sostituzione della bobina (zero dowtime).
Dal design robusto e compatto, l’etichettatrice KUBE è progettata da Sacmi per garantire la massima efficienza in ogni condizione produttiva ed è facilmente integrabile su linee esistenti. La nuova etichettatrice va così ad affiancare la KUBE già in produzione per l’applicazione dell’etichetta semiavvolgente sui contenitori di vetro e plastica.
Ergonomicità e facilità d’uso completano il quadro, per una soluzione che può fregiarsi della certificazione UL, il marchio di qualità e sicurezza maggiormente riconosciuto in Nord America. Tra le ragioni che hanno portato il cliente a rinnovare la propria fiducia in Sacmi KUBE, accanto ai plus di questa rivoluzionaria tecnologia “plug and play” che affianca elevate produttività ai ridottissimi tempi di cambio formato, anche la capacità del team Sacmi di lavorare a stretto contatto con il committente offrendo risposte puntuali, rapide, ed in linea con le esigenze della produzione e del mercato. Per il Gruppo Sacmi, una referenza strategica in un settore estremamente dinamico negli States quale il food&healthcare, dalle enormi potenzialità di ulteriori crescita nei prossimi anni.
Sacmi KUBE – Zero downtimes for wellbeing professionals
A leading US company specialising in the production and marketing of probiotic drinks has purchased a second Sacmi labeller from the modular KUBE range; this machine was selected on account of its flexibility, productivity and a hard-wearing, compact design that maximises efficiency whatever the manufacturing scenario
A renowned US company specialised in health drinks has renewed its trust in Sacmi, this time to label a beverage – with ancient Asian origins – that is becoming ever-more popular on the North American food and healthcare market. Hence the firm’s purchase of a second Sacmi KUBE modular labeller, equipped with stations for the application of “pressure sensitive” self-adhesive labels.
Already exhibited at the last edition of Pack Expo International (Chicago, 6-9 November 2016), the labeller has been purchased to boost the output capacity of the firm, which sees this drink (containing health-enhancing natural probiotics and organic acids) as its flagship product. The supplied solution features two self-adhesive labelling modules. Configured “in tandem”, the two modules allow perfect production continuity thanks to the non-stop (zero downtime) reel replacement unit.
Featuring hard-wearing, compact design, the KUBE labeller has been designed by Sacmi to ensure maximum efficiency under all manufacturing conditions and can easily be integrated on existing lines. The new labeller thus joins the KUBE already used to apply semi-wraparound labels on glass and plastic containers.
Ergonomics and user-friendliness complete the picture. Moreover, the solution carries UL certification, North America’s most widely recognised quality and safety hallmark.
In addition to the plus-points of a revolutionary “plug and play” technology that combines high productivity with ultra-brief size changeovers, this firm chose to renew its trust in Sacmi KUBE because of team Sacmi’s ability to work alongside the customer and provide fast, accurate responses that are in keeping with manufacturing and market needs. For the Sacmi Group, then, another strategic reference in the extremely dynamic US food and healthcare sector, which is set to offer enormous growth potential in the coming years.
Un incontro per svelare agli operatori del settore come reinterpretare l’aperitivo made in Italy partendo dalle sue radici. Come realizzare un nuovo concetto di aperitivo, per rispondere alle aspettative dei consumatori, sempre più evoluti ed esigenti?
Una domanda a cui GOLDPLAST ha voluto rispondere insieme a Bruno Vanzan e Metro Academy attraverso un momento di formazione dedicato agli operatori del settore, per scoprire la storia del vero aperitivo made in Italy e indagare le tendenze future dell’happy hour.
In un contesto in cui distinguersi per originalità e ricercatezza diventa sempre più importante, l’Aperitivo di qualità rappresenta la proposta per soddisfare la ricerca dei consumatori di un’esperienza esclusiva, capace di unire la raffinatezza del servizio e della presentazione all’eccellenza dei drink e dei finger food proposti in abbinamento.
Una formula che fidelizza il consumatore – grazie alla sua unicità – e quindi crea valore per i ristoratori. Per presentare i nuovi trend di consumo, Bruno Vanzan, famoso bartender che da diverso tempo accompagna GOLDPLAST negli eventi clou, ha prima raccontato quali sono le radici dell’aperitivo nella nostra penisola, presentandone i drink simbolo, e poi lo ha reinterpretato proponendo tre Twist on Classic di sua creazione.
A questi cocktail Emanuele Murgia, chef di Metro Academy, ha studiato dei finger food in abbinamento, per rendere il momento della degustazione veramente completo. Vanzan e Murgia hanno così dato vita ad un dialogo per dimostrare come è possibile unire alta qualità, stile e creatività, in una nuova esperienza di aperitivo senza compromessi.
Servire le proprie specialità in maniera originale e ricercata, grazie a prodotti dalle forme e dal design raffinati e nel contempo pratici, senza mai rinunciare alla qualità e alla sicurezza, diventa un elemento differenziante e decisivo per gli operatori della ristorazione.
“Abbiamo voluto organizzare questo evento – ha commentato Alberto Conti, Marketing & Style Manager di GOLDPLAST – come occasione per proporre agli operatori del settore una nuova idea di aperitivo, che mette la qualità al primo posto, sia in termini di presentazione che di contenuto. I nostri prodotti non solo offrono un design assolutamente innovativo, ma rispondono perfettamente alle logiche di qualità e sicurezza, un mix fondamentale per offrire al consumatore finale un’esperienza sensoriale a 360 gradi “.
GOLDPLAST
GOLDPLAST, azienda leader da oltre trent’anni nel settore degli accessori per la tavola, ha messo a disposizione dell’evento una selezione di bicchieri e prodotti finger food, per valorizzare le ricette e i cocktails preparati dai due protagonisti oggi e mostrare nel concreto la realizzazione dell’Aperitivo di qualità. In questo campo infatti, l’azienda è maestra: design curato, passione per i dettagli, sicurezza e varietà delle collezioni hanno reso il brand un unicum nel settore.
METRO E METRO ACADEMY
METRO Cash and Carry, uno dei maggiori gruppi distributivi internazionali, è oggi presente in Italia con 50 punti vendita all’ingrosso in 16 regioni, e uno staff di circa 4500 dipendenti. Vanta circa 1.500.000 clienti professionali e circa 30.000 prodotti in assortimento, suddivisi in oltre 10.000 referenze per il settore alimentare (food) e oltre 20.000 referenze nel settore non alimentare (non food). Metro Academy, all’interno dei punti vendita METRO, è la novità per l’Horeca. Una “piazza” in cui confrontarsi e ricevere ispirazione attraverso numerose attività: dai cooking show dei top Chef alle cocktail session dei Bartender, a corsi di aggiornamento professionale in collaborazione con i partner di METRO, alle dimostrazione dei nostri Chef METRO Academy ai quali ci si può sempre rivolgere per chiedere delle prove tecniche di prodotto prima dell’acquisto. Ma METRO Academy è anche formazione professionale, in collaborazione con le scuole partner CAST Alimenti e Planet One. Per ogni professionista è fondamentale approfondire e aggiornare sempre le proprie conoscenze al fine di raggiungere il più alto livello dell’eccellenza. Al vertice un Direttore Scientifico d’eccezione: Claudio Sadler, 2 stelle Michelin.
Consultabile sul sito della manifestazione la lista delle oltre 600 aziende già iscritte all’edizione 2018. È consultabile online sul sito www.ipackima.com la lista degli espositori già iscritti alla prossima edizione di IPACK-IMA e MEAT-TECH, in programma a Fiera Milano dal 29 maggio al 1 giugno 2018.
Sono oltre 600 le aziende italiane e straniere che hanno confermato la loro partecipazione al più importante appuntamento fieristico per il processing & packaging del prossimo anno e che registra, ad un anno circa dall’apertura della manifestazione, prenotazioni per oltre il 70% degli spazi espositivi disponibili.
Le adesioni rispecchiano la fisionomia pluri-settoriale della mostra.
Ben oltre la metà delle imprese presenti porterà in fiera innovazioni tecnologiche per il comparto dell’agro-alimentare: il 22% delle aziende espositrici si identifica, infatti, nella business community Pasta, Bakery & Milling, confermando IPACK-IMA come una delle più importanti fiere al mondo per questo settore industriale. Anche le aziende che operano nel comparto del confectionary saranno ampiamente presenti in fiera (13% del totale) così come saranno ben rappresentati gli altri settori dell’industria alimentare, con particolare focus sul comparto Fresh & Convenience, che esprimono un ulteriore 25% delle aziende iscritte.
Nutrita anche la presenza di realtà che operano nel settore del beverage e – più in generale, uscendo dal settore food & beverage – di imprese che presentano soluzioni di liquid filling (10%) che contribuisco a comporre il mondo più ampio che serve le business community “non-food” dei settori chimico e cosmetico (20% del totale). Questi settori, dall’identità precisa, si affiancano all’articolato mondo delle aziende che operano nel confezionamento per industrial & durable goods (10%) che spazia, ad esempio, dall’automotive al fashion, dall’arredamento all’edilizia ed alle costruzioni.
Altrettanto importante la presenza in fiera delle aziende attive nei diversi settori trasversali al processo e confezionamento primario: un ampio spazio sarà infatti occupato dalle aziende che operano nei settori del labelling, tracking, coding e marking e che proporranno lo stato dell’arte su tematiche importanti che spaziano dalla sicurezza alimentare alla serializzazione ed all’antifalsificazione, come anche di aziende che producono materiali innovativi, packaging secondario e soluzioni di fine linea.
Altamente rappresentativa anche la partecipazione di aziende a MEAT-TECH, l’unica manifestazione italiana dedicata alla filiera produttiva dell’industria della carne, con le aziende leader in fiera per presentare le ultime novità non solo in termini di tecnologia di processo, confezionamento, conservazione e refrigerazione, ma anche con una ricca offerta di ingredienti, spezie, additivi per la lavorazione delle carni.
L’ottima risposta da parte delle aziende espositrici e le attività promozionali portate avanti in questi mesi dagli organizzatori stanno generando feedback altrettanto positivi da parte degli operatori internazionali. Sono in continua crescita gli iscritti alla newsletter informativa e i follower dei social ufficiali che mantengono un dialogo costante sulle novità in programma e sulle notizie più rilevanti per le industrie di riferimento.
IPACK-IMA
IPACK-IMA aderisce a “The Innovation Alliance”, Fiera Milano 29 maggio – 1 giugno 2018
Per la prima volta insieme, IPACK-IMA, MEAT-TECH, PLAST, PRINT4ALL e INTRALOGISTICA ITALIA metteranno a disposizione degli operatori di tutti i settori industriali una vetrina delle eccellenze tecnologiche italiane e internazionali di differenti mondi produttivi, unite da una forte logica di filiera. In un solo contesto un’offerta completa, che va dal processing al packaging, dalla lavorazione della plastica alla stampa industriale, commerciale e della personalizzazione grafica di imballaggi ed etichette, fino alla movimentazione e allo stoccaggio delle merci.
Per informazioni: Ipack Ima srl Una joint venture tra Ucima e Fiera Milano Paolo Pizzocaro Exhibitions Director +39 02 3191091 – ipackima@ipackima.it Ucima Gian Paolo Crasta Ufficio Marketing & Comunicazione +39 059 512146 – comunicazione@ucima.it
Verallia, terzo produttore globale di bottiglie e vasi in vetro per il Food and Beverage, comunica un cambio al vertice: Alessandro Bocchio è il nuovo Direttore Commerciale e Marketing di Verallia Italia e prende il posto di Roberto Pedrazzi che assume il ruolo di General Manager di Verallia Algeria.
De-fiasco, vincitore del Verallia Design Award 2017
Nato a Tortona nel 1974, laureato in Economia e Finanza ha conseguito un MBA presso la California State University di Sacramento. Ha gestito le esportazioni di varie aziende in diversi settori: dai materiali per l’edilizia ai veicoli industriali finanche al calzaturiero. Nel 2005 entra in Guala Closures Group dove ricopre diversi ruoli commerciali e di Business Development, fino ad essere nominato nel 2010 Direttore Generale della Guala Closures North America in California, dove apre nel 2014 il primo sito produttivo americano dell’Azienda. Rientrato in Italia nel 2015, Alessandro assume la carica di Direttore Commerciale e Marketing della Business Unit Italia di Guala Closures.
Da giugno 2017 Bocchio entra in Verallia Italia, assumendo il ruolo di nuovo Direttore Commerciale e Marketing, carica che gli permettte di mettere a frutto la sua profonda conoscenza dei mercati esteri e del settore del beverage di cui si è occupato per anni in Guala Closures.
“Sono molto felice dell’ingresso di Alessandro in Verallia e gli porgo il benvenuto di tutta l’Azienda”, afferma Marco Ravasi, Amministratore Delegato di Verallia Italia. “La sua profonda conoscenza del mercato internazionale e del settore del beverage, ma da un punto di vista differente dal nostro, sarà fondamentale per completare la nostra visione di business e per permetterci di aiutare i clienti a valorizzare i prodotti del settore agroalimentare, vera e propria eccellenza del Made in Italy. Alessandro Bocchio sostituisce Roberto Pedrazzi che diventa il General Manager di Verallia Algeria. L’Algeria è un mercato molto importante per Verallia e sono convinto che quella di affidarne il controllo a Roberto sia stata la scelta migliore che potessimo fare”.
“Durante la mia esperienza in Guala Closures, ho avuto diverse occasioni di collaborare con Verallia e ho già avuto modo di apprezzare questa azienda dai numerosi talenti“, aggiunge Alessandro Bocchio, nuovo Direttore Commerciale e Marketing di Verallia Italia. “Ora sono orgoglioso di farne parte e di poter contribuire all’affermazione del vetro a supporto del settore agroalimentare italiano, perché, condividendone i valori di sostenibilità e salubrità, sono sempre più convinto che il vetro giochi un ruolo fondamentale nel processo di valorizzazione dei nostri prodotti alimentari. È l’unico materiale infatti che garantisce la conservazione del contenuto mantenendo perfettamente intatte le sue caratteristiche organolettiche e, allo stesso tempo, è riciclabile al 100%, all’infinito”.
INFOFLASH/VERALLIA
Verallia è uno dei primi tre produttori mondiali di contenitori in vetro per bevande e prodotti alimentari e offre soluzioni innovative, personalizzate e rispettose dell’ambiente. Verallia ha prodotto circa 15 miliardi di bottiglie e vasi in vetro nel 2014. Il modello operativo di Verallia si fonda sul connubio tra la forza della sua rete internazionale (presenza industriale in 13 paesi, presenza commerciale in 45 paesi con 6 centri tecnici di sviluppo e innovazione) e il rapporto di prossimità intrattenuto con i clienti in tutte le regioni. Nel 2014, Verallia ha realizzato un volume d’affari di 2,4 miliardi di euro.
Frutto di prove di laboratorio condotte da pulyCAFF. Quando bisogna pulire la macchina espresso e il macinacaffè? Spesso i manuali e i suggerimenti dati da torrefattori e costruttori di macchine danno tempi approssimativi, più dettati da una sorta di tradizione o di disattenzione piuttosto che fondati su corrette prassi di manutenzione. Con ciò non si possono assicurare né il migliore risultato in tazza, né una lunga durata “in salute” delle apparecchiature stesse.
“pulyCAFF suggerisce di pulire la macchina espresso ogni giorno e il macinacaffè ogni 2-3 giorni – afferma Gianfranco Carubelli, CEO responsabile qualità e sicurezza di Asachimici -. Queste indicazioni sono frutto di prove di laboratorio realizzate nel corso degli anni. La tempistica degli interventi di pulizia dipende dal tipo di apparecchiature, che nella caffetteria si dividono in calde (la macchina espresso) e fredde (il macinacaffè). Utilizzando un test di assaggio, pulyCAFF ha rilevato che nelle prime il grasso ossidato si percepisce dopo 27-28 ore, mentre nelle seconde dopo circa 70. Da questi rilievi certi, provati nascono le nostre indicazioni, riportate sulle confezioni di tutti i prodotti insieme al loro utilizzo più corretto e su tutta la nostra comunicazione”.
La pulizia delle macchine per la trasformazione della polvere dei caffè in espresso è, insomma, una cosa seria e sempre più baristi e torrefattori lo hanno compreso. Per questo si moltiplicano i Puly Day, i campus del pulito della durata di quattro ore che offrono una full immersion sulle tecniche di pulizia della macchina espresso, del macinacaffè e degli accessori a uso professionale. C’è chi poi fa un passo ulteriore e segue i corsi “Advanced” (8 ore) che propongono interessanti approfondimenti sul fenomeno della detergenza e sui suoi principali protagonisti, dall’azione pulente al pH al calcare e la decalcificazione.
Grazie a ciò cresce il numero degli operatori consapevoli del fatto che un buon espresso e un cappuccino eccellente hanno alla base apparecchiature ben pulite.
Pulizia quotidiana della macchina espresso
Ogni giorno la pulizia comincia con pulyCAFF Plus, il primo prodotto specifico per pulire filtri, portafiltri e valvola di scarico, disponibile anche nella versione “Green Power”, senza fosfati. Per rimuovere e i depositi di latte dalla lancia vapore c’è pulyMILK, raccomandato anche per la pulizia delle lattiere, dei cappuccinatori montalatte automatici e dei dispenser da banco di latte refrigerato. Grazie alla sua forte azione dissolvente, pulyMILK è in grado di rimuovere in pochi minuti i depositi di latte da lance e contenitori igienizzandoli.
Pulizia ogni 2-3 giorni del macinacaffè
Per la pulizia del macinacaffè pulyCAFF propone due prodotti “green”, realizzati con ingredienti ancora più raffinati e rinnovabili. pulyGRIND Green Power consente di liberare le macine e la camera di macinatura dai depositi di caffè vecchio e rancido; per pulire la tramoggia e il dosatore c’è pulyGRIND Hopper.
Anche le superfici in acciaio, i piani di lavoro, le carrozzerie di macchine per caffè e le vetrinette necessitano di una pulizia: in questo caso si può intervenire con pulyBAR Igienic.
Due pratici accessori
Infine, non mancano i due accessori professionali: il pratico “leva filtri” Lifty, che permette un’estrazione del filtro dal portafiltro semplice e rapida, e il filtro cieco Blindy: al suo interno è disegnato il cerchio giusta-dose, che permette di dosare pulyCAFF nella quantità corretta, rapidamente e senza sprechi: versandolo, si ha il giusto quantitativo quando i granuli raggiungono la riga che delinea il diametro.
I passaggi per avere macchine sempre pulite e le risposte alle domande più frequenti del barista si trovano nei tutorial di pulyCAFF (ha preso il via la nuova versione con la pulizia della lancia vapore, in lingua italiana e francese), su YouTube – www.youtube.com/pulycaff
Proseguono gli eventi dedicati a chi ama il caffè e il mondo Dalla Corte. L’appuntamento per l’11 e il 12 luglio è rivolto ai distributori tedeschi e danesi. Una giornata tra teoria e pratica sul mondo del caffè a cui seguirà un tour tra alcune delle caffetterie più interessanti di quella che si può definire un’importante città del caffè.
Questo in sintesi è l’appuntamento di Coffee and Talks, l’evento creato per chi ama il caffè e il mondo Dalla Corte, in programma martedì 11 e mercoledì 12 luglio ad Amburgo presso la sede di Dalla Corte Deutschland. Il calendario prevede approfondimenti e workshop tenuti da importanti personalità del mondo dei baristi. Apre i lavori Söntke Visser, CEO della filiale tedesca, seguito dal giovane e dinamico team italiano a illustrare le numerose attività in programma per il 2017 e le anticipazioni per l’anno a venire, con interessanti prodotti quali le dc pro Rebel, vere opere d’arte realizzate a mano dal designer Massimo Dibitonto.
Protagonista della giornata è la macchina espresso Mina, a cominciare dall’esclusiva tecnologia DFR – Digital Flow Regulation che gestisce elettronicamente il flusso dell’acqua e permette di impostare la curva di estrazione più indicata per ogni caffè. Si proseguirà con l’app dedicata che permette il controllo di una o più macchine presenti nel punto vendita, aprendo le porte a un concetto di locale innovativo, incentrato sul sistema modulare Mina SmartBar.
Nel pomeriggio i Coffee Pro Gordon Howell e Jim Olejnik spetta il compito di mostrare la differenza tra pressione e flusso e l’importanza di quest’ultimo nell’estrazione ad espresso, alternando teoria e pratica con assaggi dello stesso caffè estratto con diversi profili di flusso, nonché di singole origini e miscele portate dai partecipanti.
Coffee Tour
La giornata del 12 luglio sarà itinerante e prevede un tour tra alcuni dei migliori coffee shop della città. Amburgo infatti ha molto da dire sul caffè: nel 1677 ha visto l’apertura della prima caffetteria e nel 1887 della borsa del caffè. Quindi merita, di certo, una visita per locali.
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Progressio SGR ha acquisito, attraverso, il 70% di Garda Plast Spa, tra i player di riferimento nella produzione di preforme in Pet per i settori delle acque minerali, soft drink e detergenza.Il restante 30% del capitale resterà in mano alla famiglia Tonioli, titolari dell’azienda che manterranno le loro cariche all’interno del gruppo.
Il team di gestione di Garda Plast sarà ulteriormente rafforzato con l’aggiunta di Massimo Cutolo come Amministratore Delegato. Massimo ha una lunga esperienza nel settore dell’imballaggio e ha anche investito nella transazione . Amos e Luca Tonioli manterranno i rispettivi ruoli operativi nel reparto produzione e nel lato commerciale dell’azienda. Garda Plast, con sede a Polpenazze del Garda (Brescia), è il leader italiano nella produzione di preforme in PET per acqua minerale, bibite e detergenti. Fondata nel 1996 dalla famiglia Tonoli, grazie alla sua vasta esperienza nel settore dell’acqua minerale come imbottigliatori, Garda Plast è diventata rapidamente leader nel mercato nazionale ed europeo delle preforme. Il forte know-how costruito nel corso degli anni e gli impianti di produzione ad alta tecnologia garantiscono un livello di alta qualità che rappresenta uno dei fattori chiave di successo in un settore così competitivo. L’azienda fattura oggi circa 40 milioni di euro.
Filippo Gaggini, amministratore delegato di Progressio , ha dichiarato: “Abbiamo investito in Garda Plast perché è una chiara eccellenza italiana, un campione nascosto che avrà la possibilità di sostenere in un percorso di crescita anche attraverso la strategia aggiuntiva, gestita da un team eccezionale che sarà ulteriormente rafforzato dall’adesione di Massimo Cutolo. Tali elementi costituiscono i pilastri della nostra strategia di investimento, vissuti con successo nel passato, che saranno anche i fondamenti del nuovo fondo di investimento Progressio (Progressio Investimenti III), attualmente in fase di raccolta fondi, dedicato a investitori istituzionali, uffici familiari e investitori privati Con un target di 225,0 milioni di euro “.
La famiglia Tonoli ha dichiarato: “La decisione di collaborare con un’impresa di private equity è stata guidata dalla necessità di avere un reale supporto nella gestione del processo di crescita che ha fatto di Garda Plast uno dei principali operatori del settore in pochi anni. Abbiamo scelto Progressio perché – in questi ultimi mesi – abbiamo apprezzato il loro approccio industriale, le competenze tecniche, ma anche le qualità personali della squadra che lo rendono perfetto “compagno di squadra” per questa nuova avventura “.Massimo Cutolo , il nuovo CEO di Garda Plast, ha dichiarato: “Garda Plast è di gran lunga il migliore in termini di crescita e redditività. Questa nuova avventura inizia con grande determinazione e con progetti ambiziosi. Il nuovo team di gestione sfrutterà la lunga esperienza di Garda Plast e la sua forte conoscenza del settore per espandere sempre più i suoi orizzonti. Ad Maiora! “
Progressio SGR SpA, fondata nel 2005, è una società di private equity incentrata sulle PMI italiane. È un’azienda indipendente, interamente posseduta dal team di gestione e guidata da Filippo Gaggini (Managing Partner), Angelo Piero La Runa (Partner) e Nino Mascellaro (Partner). La strategia di investimento mira a investire in “campioni nascosti” nelle nicchie di mercato dove il Made in Italy rappresenta un vantaggio competitivo in termini di know-how e posizionamento sul mercato. L’obiettivo è quello di sostenere le società del portafoglio in un percorso di creazione di valore attraverso la crescita organica, la strategia M & A e nel contempo rafforzare l’organizzazione di gestione. Progressio ha gestito fondi per un totale di 350 milioni di euro e ha completato 20 investimenti, di cui 16 sono già stati realizzati.
“Mi dà grande soddisfazione semplificare il lavoro degli altri” ha dichiarato Malcolm Cole, Responsabile tecnico di Yale Europe Materials Handling. Nel marzo 2017 Yale® ha avuto l’onore di ricevere il premio per la categoria “Ergonomia” per il transpallet con operatore a bordo della serie MPT, in occasione della cerimonia di consegna dei premi FLTA Awards for Excellence. Per i partecipanti al progetto, questo è stato il culmine di anni di ricerca e sviluppo volti alla creazione del miglior prodotto possibile a favore dei clienti.
La progettazione e l’assemblaggio di questo carrello vincente ha richiesto la collaborazione di un team esperto e ben equilibrato, guidato nell’occasione da Mark Stent, Engineering Concept Centre Operations Director. Stent è stato affiancato dal Senior Project Engineer Matthew Wiacek, con il ruolo di Project Manager; complessivamente i due vantano quasi 50 anni di esperienza nel settore della movimentazione dei materiali. Insieme hanno supervisionato un intenso processo di progettazione e costruzione, in collaborazione con Alex Manning, Mechanical Engineer, e Andrew White, Project Engineer. I due membri del team di sviluppo prodotto erano responsabili della messa in pratica dei progetti del transpallet insieme a Malcolm Cole, Engineering Manager, che ha presieduto le operazioni di collaudo e approvazione del progetto in ciascuna fase dello sviluppo.
“Iniziammo il progetto nel 2012, poi intorno all’inizio del 2014 iniziammo a parlarne con altre persone per coinvolgere un team più ampio nell’ideazione iniziale del carrello: personale commerciale, esperti di settore e soluzioni, e naturalmente i concessionari” ha spiegato Wiacek. “Eravamo interessati ai pareri dei clienti e degli utenti dei carrelli per poterne capire le esigenze. Ci siamo basati su queste informazioni per realizzare il prototipo A, il nostro primo carrello realmente funzionante, che abbiamo mostrato ai clienti per esser certi di aver correttamente interpretato le loro esigenze. Nel 2014 la nostra attenzione si è concentrata sullo sviluppo del progetto per garantirne l’affidabilità prima della realizzazione e nel 2015 avevamo un prototipo B pronto per la produzione”.
Focalizzati sull’ergonomia
Negli ultimi anni abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulla produttività dei dipendenti, oltre che sulla loro salute e benessere; l’ergonomia continua ad aver un ruolo sempre più importante nel settore della logistica. Non è quindi una sorpresa scoprire che, sin dalle primissime fasi del processo di progettazione fino al collaudo finale dei prototipi, le segnalazioni dei clienti hanno continuato ad avere un ruolo essenziale nell’intero progetto.
“Abbiamo fatto una serie di visite a vari clienti per intervistarli e per osservarne le attività, per vedere esattamente come utilizzavano i loro carrelli” ha detto Stent. “Volevamo capire cosa cercavano di ottenere, anziché limitarci a fare quelle che fanno tutti gli altri”.
“Abbiamo collaudato e omologato ciascun elemento aggiornando il carrello per valutarne ogni singolo aspetto” ha aggiunto Cole. “Siamo entrati in contatto con operatori dei carrelli elevatori, che l’hanno testato in vari ambienti e svolgendo una serie di attività presso le sedi dei clienti. Ci hanno fornito preziosi feedback che abbiamo integrato nel progetto”.
L’importanza di inserire così tanti commenti dei clienti nel processo di sviluppo assicura che i prodotti siano quanto più ergonomici possibile e contribuiscano a mantenere Yale all’avanguardia di un mercato sempre più concorrenziale.
Come ha dichiarato Stent: “Abbiamo preferito iniziare dal cliente e da un foglio bianco, perché è lì che si raccolgono esclusive argomentazioni di vendita, caratteristiche che ci differenziano da tutti i nostri concorrenti. Ci siamo quindi lasciati condurre dalle aspirazioni del cliente”.
Questa approfondita ricerca delle esigenze del cliente risulta evidente dal progetto finale del transpallet Yale con operatore a bordo della serie MPT. Progettata in un’ottica di produttività del cliente, questa serie di transpallet Yale con operatore a bordo consente agli operatori di qualsiasi corporatura di trovare la posizione più comoda per lavorare. Un sedile adattabile consente di scegliere tra la posizione seduta, appoggiata e in piedi semplicemente con un pulsante, offrendo libertà di movimento agli operatori, sia per tragitti brevi che lunghi.
Guardando al futuro
Dopo il successo delle premiazioni FLTA, Yale ha intenzione di continuare i suoi sforzi volti a creare i migliori prodotti possibili per i suoi clienti. Il brand sta infatti concentrando la sua attenzione su cosa riserva il futuro relativamente al mondo della movimentazione dei materiali. Tenendo sotto controllo l’ambiente operativo e ricercando elementi nelle attività dei clienti, Yale è orientata a migliorare i processi di progettazione, sviluppo, collaudo e omologazione futuri, sia per i nuovi prodotti che per l’aggiornamento di quelli esistenti.
Anche per quanto concerne l’ergonomia Yale è attenta alle tendenze future: tutto questo si baserà comunque sulle esigenze dei clienti.
“La futura generazione di operatori è cresciuta con lo smartphone, si aspetta risposte istantanee e che le cose funzionino senza doverci pensare” osserva Mark. “Tutto è touch e funziona tramite una semplice connettività. Gli utenti credono che tutto debba essere sempre possibile”.
“L’importanza dei prodotti personalizzati è destinata a crescere notevolmente. Le persone oggi possono ordinare esattamente quello che vogliono, non devono più limitarsi semplicemente ad ordinare un’apparecchiatura generica. Se si ordina un’auto, ci sono innumerevoli configurazioni possibili. Nello shopping online sono moltissimi i prodotti acquistati e consegnati il giorno successivo. Dobbiamo quindi tenere conto di questa fascia di popolazione alla ricerca di prodotti personalizzati che rispondano esattamente alle loro esigenze”.
Inoltre guardando al futuro, Matthew ha dichiarato: “Una delle maggiori tendenze nell’ergonomia è una certa forma di automazione. Ci sono così tanti nuovi sistemi che si presentano sul mercato, e ognuno opera con un certo tipo di soluzioni automatizzate. Questo avviene già ora, in misura più diffusa soltanto con le aziende molto più grandi, ma presto altre le seguiranno. Le persone che sapranno farlo meglio saranno quelle in grado di integrare le soluzioni automatizzate nel modo più flessibile”.
La produttività come priorità
Ovunque il futuro dell’ergonomia conduca gli ingegneri Yale, c’è qualcosa che rimarrà invariato: il desiderio di fornire le soluzioni più produttive possibili per i loro clienti. L’orgoglio che Cole e White provano nel vedere l’impatto dei loro progetti e idee sui clienti che utilizzano i loro prodotti ne è una chiara testimonianza.
“Mi piace vedere qualcosa che inizialmente era solo un’idea e mesi o anni dopo viene accolta dal cliente, che la utilizza quotidianamente pensando” ha detto Cole.
A supporto di questa affermazione, White ha aggiunto: “Amo esaminare nuove idee, provare qualcosa di nuovo e infine osservarne gli effetti sul lavoro di qualcuno. Mi piace vederlo realizzato su una linea di produzione oppure utilizzato nella sede di un cliente, soprattutto se contribuisce a risolvere un specifico problema”.
È facile intuire perché il conseguimento del premio FLTA per l’ergonomia ha dato un così grande impulso a tutte le persone coinvolte nel progetto Yale. Con le parole di Alex Manning: “Il premio ci dà fiducia nel raggiungimento del nostro obiettivo. Giustifica tutte le decisioni che abbiamo preso e i processi che abbiamo adottato e ci stimola a impegnarci il più possibile nei progetti futuri”.
INFOFLASH/YALE
“Yale Europe Materials Handling” è un nome commerciale di Hyster-Yale UK Limited, parte del gruppo Hyster-Yale Group, Inc., una consociata interamente controllata da Hyster-Yale Materials Handling, Inc. (NYSE:HY). Hyster-Yale Materials Handling, Inc. e le sue società, con sede centrale a Cleveland, Ohio, Stati Uniti, contano circa 6.500 dipendenti in tutto il mondo.
YALE, Lift Truck Icon, VERACITOR, il logo Yale ECO, PEOPLE, PRODUCTS, PRODUCTIVITY, PREMIER, UNISOURCE, HI-VIS, CSS, MATERIALS HANDLING CENTRAL e MATERIAL HANDLING CENTRAL sono marchi commerciali, marchi di servizio o marchi registrati negli Stati Uniti e in altre giurisdizioni. Anche Lift Truck Icon e il logo Yale ECO sono protetti da copyright.
Per ulteriori informazioni sulla gamma completa di attrezzatura per la movimentazione di materiali Yale, contattate: Yale Europe Materials Handling | Centennial House | Building 4.5 | Frimley Business Park | Frimley | Surrey | GU16 7SG | Regno Unito | Tel: +44(0)1276 538520
L’imprenditore veneziano, candidato alla Presidenza di Confindustria Venezia e Rovigo, presenta il suo programma puntando su concretezza, ascolto, dialogo e confronto. “Ascoltare la vostra voce per diventare la vostra voce”, questo lo spirito che caratterizza gli incontri di Damaso Zanardo con gli imprenditori veneziani e rodigini per condividere, attraverso l’ascolto, il dialogo e il confronto, il programma costruito su proposte concrete: lo stesso spirito che ha contraddistinto la sua vita personale e professionale.
Damaso Zanardo – Presidente di Zanardo Servizi Logistici Spa
La sua candidatura a Presidente di Confindustria parte dalla richiesta manifestata da oltre un centinaio di imprenditori del territorio, a cui Zanardo ha deciso di rispondere con senso di responsabilità, convinto che “le nostre imprese devono anticipare, e non subire, le ricadute dei grandi cambiamenti in corso. Per aiutare le imprese in questa congiuntura di svolta, Confindustria deve promuovere l’innovazione, proponendo soluzioni di sistema in un continuo confronto con gli attori pubblici e privati dei territori di Venezia e Rovigo, per la prima volta uniti – e quindi più̀ forti – in un’unica realtà̀ economico produttiva”.
Amministratore Unico della Zanardo Servizi Logistici, componente del direttivo di Confindustria, consigliere della CCIAA di Venezia e Rovigo, Presidente della Commissione Città metropolitana, Zanardo crede nei valori condivisi che pongono la “persona” e l’“impresa” al centro delle azioni, nel rispetto della correttezza e nell’attenzione alle più recenti trasformazioni. Ed è da questi principi che occorre ripartire per dare vita ad una governance associativa nuova e flessibile, che rafforzi le piccole e medie imprese, e consolidi la collaborazione con le amministrazioni e le istituzioni pubbliche e private locali.
“La capacità del fare, del risolvere, del creare, è nel nostro DNA – precisa Zanardo – e occorre coltivarla in azienda come in Associazione, guardando al futuro con piena consapevolezza della nostra identità, del patrimonio di saperi, relazioni, laboriosità, di ciascuno degli associati”.
In un momento storico in cui sono tanti e repentini i cambiamenti, occorre una profonda conoscenza delle sfide, grandi e piccole, e avere per ciascuna di esse capacità progettuale e risposte concrete.
Nel suo programma, Zanardo affronta, suggerendo soluzioni, le sfide a cui dovranno rispondere la manifattura, la logistica, la portualità̀ e Zes, il turismo e cultura, l’internazionalizzazione, tutti driver del nostro sistema imprenditoriale.
L’industria manifatturiera trova proprio nell’industria 4.0 la sua più grande opportunità, perché potrà portare grande innovazione nelle imprese, con l’introduzione delle più nuove tecnologie, e nel territorio con l’ampliamento e la creazione di nuove infrastrutture (si pensi solo alla banda ultralarga o all’Innovation Hub). A questo Damaso aggiunge il nuovo concetto di welfare e l’efficienza energetica come ulteriori perni di attenzione ai lavoratori e alle imprese per generare insieme sviluppo.
Portualità̀ e logistica devono essere acceleratori della ripresa economica del nostro Paese e, in tal senso, il programma di Zanardo prevede di portare a compimento l’obiettivo, già da lui fortemente perseguito, dell’allargamento della zona franca, l’istituzione di una zona economica speciale (ZES) a Marghera e di una zona franca urbana a Murano. “In tema di portualità Confindustria” precisa Zanardo “può contribuire alla definizione del nuovo Piano Regolatore del Porto, assumendo ruolo di regia per trovare adeguate risposte alle tante tematiche legate all’accessibilità nautica, alle concessioni, all’integrazione con il porto di Chioggia e al progetto di Marghera hub per i nuovi combustibili”.
Altro importante driver individuato dal programma di Zanardo è quello legato a Turismo e Cultura. Il continuo incremento dei flussi di arrivi e presenze nella Città di Venezia impongono una approfondita riflessione e – finalmente – una soluzione a beneficio di un turismo di qualità̀ e più̀ sostenibile: destagionalizzazione, delocalizzazione con l’ampliamento delle aree turistiche (Delta del Po e Venezia Orientale), promozione del Green Lido, valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche e artigianali del territorio veneziano e rodigino sono solo alcune delle iniziative concrete su cui Confindustria Venezia e Rovigo lavorerà̀ a fianco dei suoi associati.
Fondamentale per il programma di Zanardo anche l’internazionalizzazione, visto non solo come presenza diretta in mercati esteri, ma innanzitutto come attitudine culturale. Su questo punto, Zanardo propone corsi di formazione e la creazione di strumenti di finanza (ordinaria e straordinaria) da mettere a disposizione di tutti gli associati.
E’ sui servizi innovativi e su una presenza più capillare nel territorio che Zanardo vuole basare il suo cambiamento nella sua Associazione. Da una parte, maggiore ascolto e deleghe ai Giovani imprenditori, dall’altra maggiore peso ai Referenti Territoriali, cerniera importante tra il territorio e l’Associazione. Tra i nuovi servizi e quelli che Zanardo vorrebbe potenziare, il programma apre ad un Ufficio Studi e Strategie che realizzi anche studi “predittivi” da mettere a disposizione delle imprese; la formazione, da realizzare anche con l’ausilio di nuove tecnologie e metodologie; la comunicazione, per una maggiore trasparenza e un confronto continuo con gli associati; il sostegno al Programma Elite, lanciato da Borsa Italiana e da Confindustria, e fortemente voluto dal Presidente Boccia, che punta proprio a creare una maggiore cultura e a preparare le PMI a intraprendere percorsi di finanzia straordinaria.
La vetreria di Parma firma una collezione dedicata all’arte birraria e svela i segreti per un’esperienza di consumo ogni volta unica e gratificante. Piacevole, fresca, dissetante: la birra è sempre più protagonista delle nostre tavole. Quando il termometro s’impenna, poi, la sua moderata componente alcolica ne fa una scelta più saggia e meno impegnativa rispetto a vini e cocktail anche durante l’ora dell’aperitivo.
A dispetto dei notevoli consumi (in Italia beve birra il 47,8 % di giovani e adulti – dati ISTAT 2016) e del crescente diffondersi, nel nostro Paese, della cultura birraria (suggellata dalla presenza di oltre 700 microbirrifici secondo Unionbirrai) non a tutti forse è noto il significato del termine “merletti di Bruxelles”(gli archetti creati dalla schiuma della birra sul bicchiere) o il gesto perfetto per assaporare il gusto della birra: né il fatto che questa bevanda è fortemente influenzata dalla dimensione, dalla forma e dalla pulizia del bicchiere in cui viene versata.
La collezione Birrateque™ Luigi Bormioli parte proprio da questo presupposto: realizzata in collaborazione con il Centro Studi Assaggiatori, è stata pensata per valorizzare le caratteristiche organolettiche di ogni stile di birra artigianale. La linea Birrateque™ comprende sei referenze: un raffinato calice per l’analisi sensoriale; quattro bicchieri destinati, rispettivamente, a IPA, Stout, birre stagionali e Weiss dalla forma originale, di agevole impugnatura; e infine un bicchiere da sidro, dalle linee simpatiche e compatte.
Pratici, maneggevoli e originali nel design, i bicchieri Birrateque sono accurati strumenti di degustazione: a partire dal materiale in cui sono realizzati, l’innovativo vetro Sonoro Superiore senza Piombo SON.hyx®, le cui eccezionali trasparenza e brillantezza esaltano il colore della birra artigianale e della schiuma.
Da un punto di vista tecnico i bicchieri Birrateque™ hanno la capacità di distribuire la birra lungo tutta la cavità orale e non solo al centro della lingua; e quella di far entrare la birra in bocca a velocità limitata e senza turbolenza, per dare tempo a lingua e naso di percepire tutte le componenti gustative ed aromatiche. La struttura dei bicchieri evita l’eccessivo riscaldamento della bevanda, e la schiuma viene mantenuta a mano a mano che si svuotano. Il Foam Control System (FCS), cioè l’incisione laser sul fondo del bicchiere, mantiene attivo il flusso di bollicine fini e persistenti che migliorano la schiuma, evita il rischio di ossidazione e la conseguente dispersione di sapore ed aromi.
Appunti di degustazione:
Ma come si degusta una birra? La storica vetreria di Parma, da sempre impegnata in un minuzioso lavoro di ricerca e sperimentazione, ha analizzato questo processo nei dettagli delle sue diverse fasi (visiva, olfattiva e gustativa) per dare vita alla collezione Birrateque™.
FASE VISIVA: I parametri da esaminare in questa fase della degustazione sono colore, torbidità e limpidezza e schiuma. Il colore varia a seconda del tipo di birra ed è legato alla tostatura dei cereali. La gamma delle sfumature è molto ampia e viene misurata secondo una scala di intensità codificata a livello internazionale dallo Standard Reference Method (SRM). Si va dal paglierino delle Lager più comuni al biondo brillante, a volte con venature verdognole dovute al luppolo, delle Pilsner. Il colore vira decisamente al bruno con alcune Trappiste e Abbazia; ma si raggiunge la sfumatura più scura con le Stout, Porter e alcune Doppelbock italiane. L’assoluta trasparenza del vetro SON.hyx® permette di visualizzare al meglio la vivacità del colore così come la sua intensità e tonalità.
La limpidezza dipende dalla tipologia dello stile di birra; inoltre una birra può apparire limpida, torbida o velata a seconda della presenza di lieviti ancora non filtrati. Le Weizen e le bière blanche, per esempio, si presentano torbide a causa dei lieviti ancora presenti, non filtrati. Per classificare meglio la limpidezza delle birre scure bisogna inclinare il bicchiere di 45° e guardare da sotto il bicchiere nella trasparenza che si crea vicino al bordo, dove la birra crea uno strato sottile.
Importante è anche l’esame della schiuma. Può risultare scarsa, evanescente, cremosa o compatta a seconda di come si presenta nel bicchiere. Bisogna valutarne il colore, che varia profondamente: dal bianco comune, all’ambrato fino al marrone, a causa del malto molto torrefatto, come nelle Porter e Stout. Per eseguire un esame completo della schiuma occorre valutarne la persistenza, lo spessore e il mantenimento, oltre alla traccia che questa lascia sul bicchiere. La schiuma, infatti, presenta una grana, più o meno grossa e più o meno aderente alle pareti del bicchiere, dove formerà archetti definiti in gergo “merletti di Bruxelles”. L’esame si conclude con la valutazione della qualità della schiuma: più le bollicine vicino alla birra sono fini, più sono di qualità.
La collezione Birrateque™ è dotata del Foam Control System (FCS), un trattamento speciale per mantenere lo sviluppo di bollicine fini e persistenti, favorendo la schiuma e il rilascio degli aromi.
FASE OLFATTIVA: L’esame olfattivo porta alla scoperta dei profumi complessi e affascinanti nel bouquet proposto da ogni stile di birra artigianale. Dopo aver fatto roteare il bicchiere si può procedere alla valutazione della qualità dei profumi (ossia la gradevolezza) e stabilire la classe di profumi: erbaceo, fruttato, floreale e speziato.
Per analizzare le qualità olfattive della birra bisogna valutare la persistenza e intensità degli aromi. I profumi emanati derivano delle materie prime utilizzate, dal tipo di lievito e dal processo di fermentazione e di maturazione del prodotto. Se una birra è ben spillata consentirà una percezione degli aromi ottimale; in caso contrario, la prevalenza di anidride carbonica comprometterà aroma e gusto.
L’aroma della birra viene veicolato dalla schiuma, ed è fondamentale: si ‘beve’ col naso prima che con la bocca. Le caratteristiche dimensionali del calice e bicchieri Birrateque™ assicurano una sensazione armonica, equilibrata, ampia, fragrante e penetrante.
FASE GUSTATIVA: Il sapore della birra deriva dagli ingredienti: tipo e quantità di malto o altri fermentescenti, tipo e qualità di luppolo; ma anche dalla gradazione alcolica, dagli esteri (composti chimici che lo definiscono), dalla varietà di lievito, dal tipo di acqua e molte altre componenti aromatiche. Il sapore che si coglie in maniera più immediata è l’amaro, dipendente dalla presenza del luppolo nel processo produttivo.
Il grado di amarezza è un parametro importante ed è misurabile secondo la scala IBU (International Bitterness Unit). La scala IBU va da un valore minimo di 10-12 tipico delle Lager di stile americano, fino a un massimo di 80 tipico delle IPA Americane. La tecnica migliore per degustare una birra consiste nell’avvicinare il bicchiere alla bocca e, alzando il gomito, arretrare leggermente il capo: questo permetterà alla schiuma di arretrare, conservandola nel bicchiere, e al liquido di scivolare in bocca. Il bordo sottile del calice e bicchieri Birrateque™ conferiscono una sensazione gradevole alle labbra, rendendo più piacevole la degustazione.
Bormioli Luigi S.p.A. e Triton (“Triton”) hanno stretto una partnership per l’acquisto, rispettivamente, della divisione Casa e Pharma del gruppo Bormioli Rocco. Le due divisioni avranno proprietà distinte e saranno gestite in maniera indipendente l’una dall’altra, con Bormioli Luigi che acquisirà la divisione Casa mentre a Triton andrà la divisione Farmaceutica.
Linea Gold Label di Bormioli Luigi
Bormioli Rocco è uno dei leader di mercato a livello europeo operante nel settore del packaging per la casa e per l’industria farmaceutica, attualmente di proprietà di Vision Capital. Le due transazioni sono soggette all’approvazione delle autorità competenti nelle rispettive giurisdizioni. In Francia ed in Italia avranno luogo le necessarie procedure di informazione e consultazione sindacali.
“Con l’acquisizione storica di Bormioli Rocco Tableware (divisione Casa), Bormioli Luigi amplierà i perimetri delle proprie risorse organizzative e materiali al fine di sviluppare originali e virtuose modalità di fare business nel vetro, a vantaggio degli interessi della clientela facendo leva sulle conoscenze, la cultura e la capacità di entrambe le Società”, ha dichiarato Alberto Bormioli, Presidente di Bormioli Luigi, azionista di maggioranza e figlio del fondatore.
“In qualità di nuovi azionisti, la nostra intenzione è quella di sostenere il management ed i dipendenti di Bormioli Pharma (divisione farmaceutica) investendo e sostenendo la crescita e lo sviluppo delle sue attività. La nostra esperienza di settore, grazie ad investimenti passati e sostenuta da esperti di settore, si focalizzerà per sviluppare ulteriormente la società. Vogliamo collaborare con il management ed il Consiglio di Amministrazione per costruire un’azienda ancor più solida”, ha affermato Peder Prahl, Direttore del General Partner per il fondo Triton.
“Bormioli Rocco è uno dei leader di mercato a livello europeo operante nel settore di articoli in vetro per la casa e packaging per l’industria farmaceutica. Queste due transazioni rappresentano un passo importante in quanto permettono, in aggiunta al rimborso del debito finanziario del gruppo, di incrementare il focus strategico sulle due divisioni. Diamo il benvenuto ai due nuovi azionisti, investitori che ci sosterranno nella realizzazione dei nostri piani futuri per continuare ad essere leader nei nostri rispettivi settori”, ha dichiarato Riccardo Garrè, Presidente Esecutivo di Bormioli Rocco.
Bormioli Rocco
Fondata nel 1825, Bormioli Rocco è produttore leader italiano di contenitori in vetro per la casa e l’industria farmaceutica. Articolata in due Unità di Business – Casa e Pharma – Bormioli Rocco conta otto stabilimenti produttivi, due atelier di decorazione, diverse filiali e sette negozi monomarca di prodotti per la tavola. Il Gruppo esporta i suoi prodotti in 100 Paesi in tutto il mondo e rappresenta una delle più importanti realtà industriali dello scenario internazionale. Bormioli Rocco occupa circa 2.000 dipendenti e genera un fatturato annuo di € 440 milioni.
Bormioli Luigi
Bormioli Luigi è una vetreria specializzata, con un’immagine di eccellenza a livello mondiale nella manifattura di contenitori di alta gamma per la profumeria e per la distilleria e di articoli per la tavola in vetro sonoro superiore.
Nel rispetto della sua lunga tradizione, Alberto Bormioli in collaborazione con il CEO, Vincenzo Di Giuseppantonio, ed un team di professionisti entusiasti e appassionati, continuerà a portare avanti la sempre attuale e affascinante sfida ispirata dall’arte vetraria.
Il fondo Triton investe e supporta lo sviluppo di medie aziende con sede in Europa, concentrandosi sui settori Industriale, Servizi e Consumer/Sanitario.
L’obiettivo di Triton è di contribuire alla creazione di aziende più solide nel lungo termine. Triton investe in aziende per supportare la loro crescita e per migliorare la loro performance operativa. Le 30 aziende attualmente nel portafoglio di Triton hanno generato complessivamente vendite per circa €14 miliardi dando occupazione a 86.000 persone.
I fondi Triton sono supportati e consigliati da professionisti con sede in Germania, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Cina, Lussemburgo e Jersey
Due giorni di approfondimenti, workshop e tanti assaggi organizzati a Palermo da Histo Caffè con Dalla Corte. Coffee and Talks, l’evento itinerante creato per chi ama il caffè e il mondo Dalla Corte, a ogni appuntamento si declina in un modo nuovo.
Coffee and Talks, Milano
Così, il 20 e 21 luglio Histo Caffè organizza a Palermo una due giorni che “vuole dare nuovi spunti sulle tecnologie e sulle tendenze nel mondo del caffè”, affermano i titolari della Torrefazione, Francesco e Sergio Lipari.
L’appuntamento di giovedì 20 presso la fabbrica di arredi Chinnici di Termini Imerese (PA) è con i coffee lover e i giornalisti della stampa di settore, per conoscere da vicino le macchine Dalla Corte e la loro tecnologia esclusiva. Con il barista trainer Simone Guidi si farà un interessante percorso di gusto, scoprendo che lo stesso caffè può avere aromi e personalità differenti. A un’analisi delle variabili acqua, macinatura e temperatura e della loro influenza sulle caratteristiche dell’espresso, seguiranno poi assaggi guidati di espressi estratti con diversi profili di flusso con la macchina espresso Mina.
Espresso, spirits & brew
Venerdì 21 è la volta di baristi e clienti invitati a prendere parte a una sessione di approfondimenti e workshop presso la sede di Histo Caffè. Protagonista della giornata sarà Mina con il DFR – Digital Flow Regulation che gestisce elettronicamente il flusso dell’acqua e permette di impostare la curva di estrazione più indicata per ogni caffè. Segue la presentazione di un concetto di locale innovativo con il sistema modulare Mina SmartBar: l’app dedicata permette di gestire una o più macchine che si possono posizionare nel locale in modo indipendente, creando ad esempio diversi coffee corner.
La sera appuntamento al Solemar Yatching Club per un aperitivo e per approfondire con il barista e trainer Davide Spinelli la conoscenza di tecniche di estrazione alternative all’espresso come il V60, l’aeropress e il cold brew. Secondo classificato alla finale italiana di Coffee and Good Spirits 2017, Spinelli condurrà poi gli invitati alla scoperta di piacevoli cocktail a base caffè.
Questo Coffee and Talks siciliano è davvero un concentrato di occasioni per scoprire sempre di più sul mondo Dalla Corte e sul suo core value. Vi aspettiamo!
Pagina Facebook ufficiale: @dallacorteespressosystem – www.dallacorte.com
La crescita che l’azienda ha registrato negli ultimi anni richiede una organizzazione manageriale capace di adottare decisioni con rapidità e anche maggiore flessibilità. Di conseguenza, il progetto di un riassetto organizzativo annunciato lo scorso anno ha preso concreto avvio nel corso del 2017. L’assemblea dei soci che si è svolta nel mese di giugno ha avviato la fase di riorganizzazione societaria che si svilupperà nei prossimi mesi, deliberando il conferimento del ramo di azienda operativo ad un nuovo soggetto industriale.
High Level Educational Lab
Lo scopo principale dell’operazione è quello di tener distinti la fase decisionale-strategica, che resta in capo ai soci, dalla fase prettamente operativa sul piano industriale (sia produttivo, sia commerciale). Il primo passo di questo riassetto è stata la costituzione di una nuova società che si chiama SIMONELLI GROUP SpA.
La NUOVASIMONELLI SpA per ora continua ad esistere, ma non ha più come suo scopo sociale le attività produttive e commerciali che sono stare conferite in piena continuità alla SIMONELLI GROUP SpA, la cui proprietà fa capo al 100% alla Nuova Simonelli SpA.
A SIMONELLI GROUP SpA fanno capo, quindi, tutte le attività di studio, ricerca, progettazione, produzione e commercializzazione dei prodotti dei due brand: Nuova Simonelli e Victoria Arduino.
Inoltre a SIMONELLI GROUP sono state trasferite anche le partecipazioni nelle tre società estere di distribuzione e commercializzazione: “Nuova Distribution LLC” con sede negli Stati Uniti d’America, “Nuova Simonelli Asia Pacific” con sede a Singapore e “Nuova Distribution France“ con sede in Francia, costituita nei mesi scorsi.
La nuova società, il cui organo di amministrazione è nominato dal CdA di Nuova Simonelli Spa, ha anche un direttore generale, figura questa mai esistita prima. Tale ruolo è stato affidato, con delega, ad uno dei componenti il consiglio d’amministrazione di Nuova Simonelli, l’ing. Fabio Ceccarani. La sua funzione – che s’inquadra nella maggiore flessibilità e rapidità delle decisioni esecutive – è quella di collegamento tra gli organi amministrativi (CdA, presidente e amministratore delegato) e le diverse figure operative, quale punto di riferimento e di sintesi del complesso lavoro volto ad un ulteriore sviluppo, consolidamento e radicamento internazionale dell’azienda.
Apertura filiale in Francia
Da poche settimane è operativa in Francia la nuova sede di distribuzione e commercializzazione. Si trova a Viviers du Lac, cittadina sulla riva meridionale del lago di Bourget nel dipartimento della Savoia, non lontano da Lione.
La Francia rappresenta da anni uno dei mercati europei particolarmente attenti alle continue innovazioni apportate da Simonelli Group ai prodotti dei suoi due brand, Nuova Simonelli e Victoria Arduino, scelti da tempo da importanti clienti d’oltralpe. Per citare solo la capitale, Parigi, macchine di alta fascia sono presenti all’Hotel George V, nell’area dei Champs Elysées e al Ritz Bar in Place Vendome.
La nuova sede di Viviers du Lac, diretta da Nicolas Poirot-Crouvezier, oltre ad un ampio showroom e area vendita, è dotato di un “atelier tecnico” dove si ospitano corsi di formazione per baristi e tecnici.
Simonelli Group, con questa sua nuova sede, offre al mercato e agli operatori di tutta la Francia un punto di riferimento dove poter conoscere le più avanzate tecnologie legate alle strumentazioni per il caffè e avere un continuo confronto altamente professionale.
Le altre filiali estere
Con quella appena aperta in Francia, Simonelli Group conta ormai tre consociate estere, tutte con finalità di distribuzione e commercializzazione delle macchine per caffè Nuova Simonelli e Victoria Arduino, interamente costruite nell’unico polo produttivo di Belforte del Chienti.
Le altre due filiali sono: Nuova Distribution USA LLC, con sede a Ferndale (Stato di Washington – USA), costituta nel 1993 dalla Nuova Simonelli in società con la famiglia italo-canadese Bresciani. Oggi presieduta da Roberto Bresciani, Nuova Distribution Usa opera come azienda commerciale prevalentemente nel Nord America (Usa e Canada).
Nuova Simonelli Asia Pacific, con sede a Singapore (61, Kaki Bukit Ave 1, 02-24 Shun Li Industrial Park), è stata costituita nel 2015 con operatività dall’inizio del 2016. La sede di Singapore, oltre a ufficio commerciale, funziona da show room e training centre, ospitando costantemente distributori, clienti e tecnici, sia per attività di vendita, sia di formazione professionale. Una sorta di “Accademia del caffè”, quindi, come punto di riferimento per tutti gli operatori di quella vasta area geografica.
I due Brand
Simonelli Group SpA è un’azienda multibrand con un portfolio comprendente: Nuova Simonelli, storico marchio aziendale del 1936, specializzato nella produzione di soluzioni di macchine per caffè espresso professionali; Victoria Arduino, acquisito nel 2001, marchio che ha segnato la storia delle macchine per caffè espresso dal 1905.
Esperienza, tecnologia, innovazione, design, varietà e completezza della gamma prodotti sono le parole chiave dell’azienda, che continua la sua missione di ambasciatrice del caffè espresso nel mondo.
Con tali due brand, oggi il Gruppo Simonelli vanta una vasta gamma di prodotti in grado di soddisfare le esigenze dell’intero settore dell’ospitalità nei settori medio e medio alto e specialty del mercato.
Presenza complessiva sui mercati e fatturato
Oltre alle tre sedi distributive all’estero (Usa, Singapore e Francia) Simonelli Group conta su una rete di oltre 600 tra importatori e concessionari con i quali nel tempo è stato conquistato il 10% del mercato mondiale delle macchine professionali per caffè.
Le macchine con i marchi Nuova Simonelli e Victoria Arduino sono oggi esportate in 121 Paesi di tutti i continenti.
Distribuzione fatturato 2016
L’export rappresenta oltre il 90% della produzione con l’area del Pacifico (Asia e Oceania) che nel 2016 ha assorbito il 46% del fatturato. L’Europa copre il 23% del mercato di Simonelli Group, l’America il 17% e il restante 14% è il risultato della penetrazione commerciale in Medio Oriente e Africa.
Negli ultimi sette anni il fatturato complessivo è sempre aumentato a doppia cifra (+ 10% nell’ultimo esercizio) e nell’intero periodo è più che quadruplicato, passando dai 17 milioni del 2009 ai 77 milioni del 2016.
Produzione di macchine +10%
Nel 2016 la produzione è aumentata di circa il 10%. Si tratta di un incremento in linea con il costante aumento registratosi a partire dal 2009. Da segnalare che è aumentato in particolare il numero delle macchine di alta fascia, sia con il marchio Nuova Simonelli, sia con il marchio Victoria Arduino. Tra queste ultime un particolare successo ha ottenuto il modello VA388, macchina ufficiale di gara ai campionati mondiali per baristi nel 2015 a Seattle (Usa), nel 2016 a Dublino (Irlanda) e lo sarà anche a novembre 2017 a Seul (Corea del Sud).
Simonelli Group considera le risorse umane un grande patrimonio dell’azienda e investe costantemente nel personale, anche attraverso una formazione mirata. Da un’analisi del personale, risulta quanto mai stretto il legame dell’azienda col proprio territorio. Simonelli Group è consapevole che il territorio rappresenta un valore ed esprime un capitale umano eccellente sotto il profilo professionale, ma soprattutto umano ed etico. Per questo si valorizzano quanto più̀ possibile le conoscenze e le competenze locali, privilegiando l’inserimento di personale proveniente da zone vicine al sito produttivo.
La forza lavoro negli ultimi anni è notevolmente cresciuta. Il numero medio complessivo dei dipendenti, infatti, è salito dalle 61 unità del 2009 alle 118 unità del 2016. L’inserimento di molti giovani ha contribuito ad abbassare l’età media del team che risulta attualmente di 35 anni.
Servizio assistenza tecnica e formazione
Attività SAT
Simonelli Group non produce e vende solo macchine, ma anche “cultura del caffè”. Tra gli elementi che contribuiscono al successo dell’azienda, si evidenzia la capillare assistenza prestata a tutta la propria clientela, anche a quella potenziale. Da anni è attivo un servizio di formazione professionale che si è dimostrato particolarmente apprezzato soprattutto in quelle aree geografiche che solo in tempi recenti si sono avvicinate al mondo dell’espresso e del cappuccino.
Un team di ingegneri viaggia costantemente per tenere corsi di formazione, presentare le novità tecnologiche e insegnare a ben utilizzare ogni macchina per erogare ottimi espressi e cappuccini, secondo la tradizione italiana.
La richiesta di formazione è stata in continua e costante crescita negli anni: 457 giornate nel 2012, 511 nel 2013, 566 nel 2014, 636 nel 2015 e 668 nel 2016, di cui 235 tra Asia e Oceania.
Nuova Simonelli non forma solo i baristi, ma si preoccupa anche di far crescere professionalmente tutti coloro che operano intorno alla macchina e alla tazzina di caffè: installatori, manutentori, torrefattori, assaggiatori e, non ultimo, anche i giudici dei campionati nazionali e internazionali per baristi. Per fare questo l’azienda ha investito nella realizzazione dell’High Level Educational Lab, in cui si svolgono corsi internazionali di tasting, cupping e roasting a cui partecipano, oltre a baristi professionisti, produttori, buyer e torrefattori.
Nella sede di Belforte del Chienti è stata allestita un’apposita aula, con certificazione SCAA, in cui il SAT (Servizio assistenza tecnica) dell’azienda organizza direttamente o supporta logisticamente e tecnicamente numerosi corsi di formazione o di aggiornamento. Corsi che, svolti in varie lingue per favorire la più ampia partecipazione internazionale, sono incentrati sugli aspetti tecnici delle macchine per caffè e suoi accessori, ma anche sulla tostatura del caffè e gli effetti sull’aroma, sulla classificazione del caffè verde, sull’identificazione della torrefazione, nonché su degustazione, abilità e triangolazione sensoriali. A tenere i corsi sono i maggiori esperti internazionali del settore.
Il fine ultimo è far conoscere in maniera completa l’intera “coffee chain”, di cui la macchina per caffè rappresenta soltanto uno dei tanti anelli. Studiando l’intera filiera si offrono tutti gli strumenti per portare in tazza l’eccellenza del caffè. Il percorso dal chicco alla tazza, infatti, può sembrare molto semplice, in realtà l’intero processo di lavorazione coinvolge svariate attività e persone.
Ingresso in Poliarte
Da quest’anno Simonelli Group è entrato in Poliarte Design School l’Istituto di formazione avanzata e ricerca, attivo ininterrottamente dal 1972 in Ancona. Con questa partecipazione diretta, Simonelli Group intende rafforzare e potenziare la collaborazione già esistente con tale Accademia del Design che tra le proprie specializzazioni triennali ha proprio quella indirizzata nel settore industriale concernente la progettazione del prodotto.
Altre collaborazioni
Le due partecipazioni di Simonelli Group, una nel Centro internazionale di ricerca e innovazione nel settore del caffè (con l’Università di Camerino), l’altra in Poliarte, si inseriscono in una più vasta collaborazione che da anni il gruppo Simonelli porta avanti con le università e gli istituti del territorio. In particolare con l’università di Macerata (per gli aspetti economico-giuridici) e di Ancona (per gli studi sulla meccanica e le ricerche sui materiali), nonché con l’Istao per la formazione dei manager.
I prodotti Nuova Simonelli e Victoria Arduino si caratterizzano per un’elevata attenzione allo stile e agli aspetti ergonomici della macchina in generale e dei suoi componenti più direttamente influenti sul lavoro del barista. Con gli studi di ergonomia condotti in collaborazione con Poliarte intendiamo offrire al mercato una ulteriore spinta sul fronte del benessere per le condizioni lavorative degli operatori del caffè.
Simonelli Group tra le eccellenze dell’industria italiana
Nella scorse settimne Nuova Simonelli SpA ha ottenuto due importanti riconoscimenti da parte di altrettanti istituti di ricerca che da anni analizzano il comparto industriale italiano.
L’ Osservatorio PMI di Glob Strategy ha classificato – per il secondo anno consecutivo – Nuova Simonelli SpA tra le PMI italiane “eccellenti” (522 in tutto, di cui 19 marchigiane), sulla base di un’analisi focalizzata soprattutto sulle eccellenze dell’industria 4.0 (tecnologia e organizzazione), ma che ha preso in esame anche altri fattori quali: fatturato e redditività, crescita registrata nei mercati esteri, spiccato approccio all’innovazione.
Lo Studio Plimsoli che ha condotto una ricerca sulle 580 imprese italiane più grandi nel settore della fabbricazione di macchine per l’industria alimentare, ha indicato Nuova Simonelli Spa al 12° posto assoluto nella classifica generale e 5^ in quella speciale delle aziende “più performanti”.
Premio “Company to Watch”
Nel 2017 a Nuova Simonelli SpA è stato assegnato per la quarta volta in sette anni, il premio “Company to Watch”. Il riconoscimento le è stato conferito da Cerved, il più grande Information Provider in Italia e una delle principali agenzie di rating in Europa, per essere stata individuata come azienda più virtuosa nel settore in cui opera e per le ottime performance registrate, soprattutto in termini d’incremento di fatturato e di esportazioni, solidità del marchio e propensione agli investimenti.
Nelle motivazioni dei premi, già conferiti nel 2011, 2013 e 2015, sono stati indicati i fattori di successo che hanno determinato l’attribuzione dei riconoscimenti. In particolare: spiccata vocazione internazionale, elevata predisposizione all’innovazione tecnologica, affidabilità delle macchine e qualità del design, elevata capillarità della rete di assistenza nazionale ed estera, impegno nella formazione del personale e nella diffusione della cultura del caffè, orientamento alle persone come base del modello imprenditoriale.
Tutto questo fa di Simonelli Group una realtà del Made in Italy sempre più al vertice mondiale della “coffee industry”.
A DUE S.p.A., che quest’anno festeggia il 50simo anno di attività, parteciperà alla fiera Drinktec di Monaco in Germania (Hall A6, stand 321). In questa occasione A DUE presenterà la nuova serie EASY di macchine ed impianti, rinnovati nell’ergonomia, gestione, efficienza e performance.
EASY.Core per la preparazione dello sciroppo finito o bevanda finita – EASY.Core for the preparation of finished syrup or finished drink
Saranno esposti in fiera il nuovo SCADA EASY.Drive e il monoblocco funzionale automatizzato per la preparazione di sciroppo finito o di bevanda finita EASY.Core.
Protagonisti nel “Water Innovation corner” i sistemi A DUE EASY.Water per il trattamento dell’acqua e il progetto di ricerca NIAGARA, per il recupero delle acque di scarto dei processi di produzione delle bevande.
Il nuovo SCADA EASY.Drive garantisce il monitoraggio e il controllo totale del processo industriale e la tracciabilità di ogni operazione eseguita. La nuova grafica e le molteplici modalità di navigazione permettono una comprensione immediata e intuitiva delle funzionalità del sistema.
La connettività è stata implementata grazie ad un’app dedicata, per visualizzare le pagine dello SCADA e monitorare lo stato dell’impianto in remoto tramite tablet e/o smartphone
EASY.Drive è arricchito da moduli personalizzabili: il pacchetto DIAGNOSTIC & MAINTENANCE, per la segnalazione, diagnostica, risoluzione guasti e la manutenzione predittiva dei componenti soggetti ad usura; il pacchetto PLANT INTELLIGENCE per il conteggio dei consumi di materie prime e il calcolo delle performance dell’impianto in termini di Disponibilità, Rendimento e Qualità.
Sinottico nuovo SCADA EASY.Drive – Mimic panel of the new SCADA EASY.Drive
EASY.Core centralizza in un unico interfaccia il carico e la gestione di tutti gli ingredienti in polvere e liquidi. L’unità effettua la dissoluzione delle polveri e lo svuotamento di aromi, concentrati (anche polposi) e succhi confezionati in fustini, fusti, vasche pallet da 1000 litri o il loro trasferimento da tanks esistenti, nonché il dosaggio in simultanea e/o in sequenza degli ingredienti stessi.
EASY.Core può dosare e trasferire anche sciroppo di zucchero, zucchero liquido e acqua.
La dissoluzione delle polveri tramite un innovativo concetto permette di disperdere perfettamente ogni tipo di polvere.
EASY.Core è provvisto di una speciale lancia ergonomica che permette lo svuotamento e lavaggio dei fustini e di un’innovativa lancia motorizzata per lo svuotamento dei fusti.
EASY.Core garantisce il totale controllo, tramite misuratori di portata di tipo massico, di tutti gli ingredienti trasferiti nel tank di preparazione.
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A DUE will participate to DrinkTec 2017 Trade Fair in Munich , Germany ( Hall A6, stand 321), while celebrating this year its major milestone of 50 years’ activity.
This will offer the opportunity to present the new EASY range: plants and equipment, with renewed ergonomics, management, efficiency and performance.
On our booth you’ll find the new SCADA EASY.Drive and EASY. Core, the functional automated monoblock installation for the finished syrup or final beverage preparation.
In the “Water Innovation corner” focus on the A DUE EASY.Water systems, playing a main role in the water treatment, and NIAGARA research project, aiming at purifying and recovering waste water coming from beverages production process.
New SCADA EASY.Drive guarantees total industrial process monitoring and control, and traceability of every operation performed. The new graphics and the multiple navigation mode allow an immediate and intuitive understanding of the system’s functionality. Connectivity has been implemented thanks to a dedicated app, in order to display pages of SCADA and monitor the status of the system remotely via tablets and/or Smartphones.
EASY.Drive includes customizable forms: DIAGNOSTIC & MAINTENANCE package, for reporting, diagnostics, troubleshooting and predictive maintenance of components that are liable to wear; PLANT INTELLIGENCE package, for monitoring the use of raw materials and plant performance calculation in terms of Availability, Performance and Quality.
EASY.Core centralizes in a single interface the loading and managing of all ingredients, both powders and liquids. The unit performs the dissolution of powders and emptying of aromas, concentrates (also pulpy) and juices packaged in small tanks, drums and IBC of 1000 liters or their transfer from existing tanks, as well as the simultaneous dosing and/or in sequence of the ingredients themselves.
EASY.Core can dispense and transfer even sugar syrup, liquid sugar and water.
Thanks to the innovative concept applied to the dissolution of powders, it is possible to disperse perfectly every kind of powder.
EASY.Core has a special ergonomic lance allowing easy emptying and washing of small tanks and an innovative motorized lance for emptying drums, too.
EASY.Core ensures total control, through mass-type flow meters, of all ingredients moved into preparation tank.
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Simonelli Group partecipa ogni anno, direttamente o tramite i propri importatori esteri, a circa trenta tra le più importanti fiere internazionali che si svolgono in tutto il mondo. La più importante del settore, è l’HOST (Fiera dell’ospitalità professionale) che si tiene nel mese di ottobre degli anni dispari a Milano e che per Simonelli Group rappresenta da molti anni il principale appuntamento con l’intera clientela internazionale.
La manifestazione, che quest’anno (20-24 ottobre) raggiunge la sua 40^ edizione, concentra in cinque giornate decine di migliaia di visitatori, soprattutto stranieri, poiché è la sede preferita dai top player per presentare in anteprima l’innovazione nella tecnologia nel mondo del caffè, nei format, nel design e nel lifestyle, oltre che un marketplace unico per fare business internazionale di qualità con operatori attentamente selezionati e con elevata capacità di spesa.
Simonelli Group sarà presente a Milano (Fieramilano-Rho) con uno spazio espositivo di circa 400 metri quadrati e l’intera gamma di macchine in produzione. Nell’occasione saranno lanciati sul mercato tre nuovi prodotti con tecnologie innovative e nuovi design. Si tratta di prodotti destinati a caratterizzare il settore anche per quanto concerne la sostenibilità.
Con i prodotti dei due brand Simonelli Group sarà presente all’HOST anche la tecnologia Simonelli e per la prima volta avrà un suo spazio l’International Hub for Coffee Research and Innovation, il Centro per la ricerca costituito con l’università di Camerino. I ricercatori che lavorano nell’HUB Simonelli-Unicam presenteranno agli operatori internazionali del mondo del caffè l’attività del Centro che si propone come punto di incontro e di confronto per studi e ricerche nell’intera filiera del caffè.
Simonelli Group è pertanto oggi una realtà industriale di grande tradizione ed esperienza che produce macchine per caffè espresso e cappuccino, esportate in centoventuno paesi di tutto il mondo, potendo vantare tra i propri clienti le più importanti catene e aziende di torrefazione a livello mondiale.
È uno dei primi cinque produttori di macchina per caffè professionali (con 18 linee di prodotti divisi tra: macchine per caffè espresso, tradizionali e superautomatiche e macinini) ed attualmente detiene una quota di mercato mondiale del 10%. Ben oltre il 90% dell’intera produzione (tutta al 100% Made in Italy, progettata e realizzata nell’unico stabilimento di Belforte del Chienti) viene esportata per giungere in bar, ristoranti, hotel e catena di coffee-shop di tutti i continenti, attraverso una ramificata rete di importatori, concessionari e rivenditori dislocati in ogni parte del mondo, serviti e coordinati dalla struttura commerciale interna e dalle tre filiali commerciali In USA, Singapore e Francia.
Da sempre all’avanguardia nel proprio settore, grazie alla costante innovazione di prodotto, di processo produttivo e alla continua ricerca in campo tecnologico, con diverse avanzate tecnologie (T3, Gravimetrica, Milk silk, Easy Cream, Clima pro) frutto di lunghi studi e ricerche condotte in collaborazione con Università, istituti specializzati. Negli ultimi anni sono stati rinnovati molti prodotti di successo e ne sono stati lanciati di nuovi sul mercato e in occasione di HOST 2017 (dal 20 al 24 ottobre a Milano) ne saranno lanciati di nuovi.
Lo spiccato orientamento all’innovazione di Simonelli Group è testimoniato dalla titolarità di oltre venti brevetti mondiali e dal ruolo di coordinamento di un network strategico composto dai principali operatori del settore (centri di ricerca, top baristi, consulenti, fornitori, associazioni …).
Attraverso gli investimenti nella ricerca (dai due a tre milioni di euro ogni anno) e lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche, Simonelli Group pone una costante attenzione – sia nei prodotti, sia nel processo produttivo – al rispetto ambientale, all’efficienza energetica e alla tutela dei lavoratori.
Tutti questi elementi hanno contribuito alla forte espansione del gruppo Simonelli che da anni registra un eccellente rating finanziario come testimoniano diversi riconoscimenti ottenuti nel tempo. Inoltre la continua innovazione perseguita, il raggiungimento di standard di alta qualità dei prodotti, l’affidabilità delle struttura hanno fatto sì che l’azienda sia stata scelta sin dal 2009 quale partner tecnico e fornitore ufficiale del Campionato mondiale dei baristi.
L’operatività su scala mondiale di Simonelli Group non ha fatto dimenticare il radicamento con il proprio territorio. Esso è fondamentale nelle cultura aziendale e viene costantemente espresso anche attraverso la stretta collaborazione con diversi istituti scolastici e con le Università, soprattutto Camerino, Ancona e Macerata, l’Istao e Poliarte.
I fattori di successo sono diversi. In primo luogo la continua innovazione sviluppata a 360°, sia in direzione del prodotto, sia nel processo produttivo e sia nella struttura. Poi, l’ottima risposta dei mercati, dovuta al continuo rinnovamento della gamma di prodotti, costantemente aggiornati sul piano tecnologico e delle prestazioni, ma anche sotto il profilo ergonomico e del design. Altro fattore di successo è dato dalla capillare assistenza tecnica alla clientela che l’azienda è in grado di garantire in tutti i 121 Paesi dove è commercialmente presente, oltre che alla costante formazione offerta a baristi ed operatori del settore.
Sidel e Gebo Cermex, due aziende del Gruppo Sidel, parteciperanno insieme a Drinktec 2017 e presenteranno nello stand A6.330 il loro programma Agility 4.0™, un’iniziativa che aiuta produttori e proprietari di marchi a passare dalla produzione di massa alla customizzazione di massa avvalendosi dei vantaggi offerti dall’Industry 4.0, migliorando l’efficienza delle macchine e la sostenibilità e riducendo il costo totale di proprietà.
I consumatori di oggi vogliono prodotti più personalizzati, ma soprattutto li vogliono subito e a prezzi convenienti. È così che si sta diffondendo l’Industry 4.0, il piano che prevede l’adozione di soluzioni intelligenti cyber-fisiche e lo sviluppo dell’automazione nelle fabbriche.
Frederic Sailly, Vice Presidente Esecutivo Product Management & Development di Sidel, commenta il ruolo del programma Agility 4.0 presentato a Drinktec (11-15 settembre) spiegando: “Il nostro programma Agility 4.0 è un approccio alla produzione pragmatico, comprovato e riconosciuto [1]. Lo abbiamo sviluppato allo scopo di migliorare la comprensione, ottimizzare le performance e sviluppare la personalizzazione di massa dei prodotti e la tracciabilità.”
“Il programma fornisce risposte concrete ai requisiti dei produttori nel settore del confezionamento liquidi, come cambi formato più veloci, manutenzione ridotta, stoccaggio ridotto, meno sprechi, prodotti di migliore qualità e time-to-market più rapido. Tutto questo contribuisce a migliorare le performance e ridurre i costi.”
I tool e le soluzioni di Agility 4.0 sono riuniti in un programma imperniato su cinque assi:
La fabbrica digitale
Il principio di base della fabbrica digitale (o fabbrica virtuale) è quello di simulare e sottoporre le operazioni quotidiane a test accurati prima di avviare l’esecuzione. Potrebbe trattarsi di una prova di simulazione computerizzata per valutare le performance di una nuova linea, un digital twin per ottimizzare gli asset in tempo reale oppure un corso di formazione con l’uso della realtà virtuale per permettere agli operatori di esercitarsi su macchine virtuali. Grazie a queste simulazioni, i produttori possono visualizzare e fare previsioni in modo da ridurre il rischio di errori nell’implementare le loro soluzioni e contenere i costi con la certezza di procedere ad investimenti mirati e calibrati in base alle loro specifiche necessità.
La fabbrica smart
L’obiettivo della fabbrica smart è quello di migliorare le performance facendo uso di tecnologie digitali, come robot, cobot e soluzioni cinematiche intelligenti in grado, ad esempio, di aiutare gli operatori nello svolgimento di compiti fastidiosi e ripetitivi migliorandone l’affidabilità nel tempo. Gli operatori possono così dedicarsi più liberamente ai compiti che ottimizzano le performance della linea. L’HMI (interfaccia uomo-macchina) di nuova generazione semplifica le operazioni grazie all’uso intuitivo e a tutorial integrati ed altri manuali che migliorano ulteriormente l’efficienza e riducono i tempi di fermo macchina. L’unione dell’intelligenza delle macchine e dell’intelligenza umana è al centro delle soluzioni proposte dalla smart factory.
La fabbrica connessa
Collegando e integrando le macchine di uno stabilimento, è possibile utilizzare i dati rilevati per ottimizzare le prestazioni e organizzare la manutenzione in modo preventivo. I dati possono anche essere integrati sia a monte del processo produttivo, per garantire il flusso costante degli ingredienti, che a valle, per assicurare la fluidità della distribuzione ed evitare eccedenze di stoccaggio e di magazzino. È possibile realizzare analisi avanzate per mantenere i più alti livelli di performance sul lungo termine e facilitare il processo decisionale in tutta l’organizzazione. Inoltre, l’assistenza remota e la realtà aumentata ottimizzano ulteriormente l’uso degli asset e la manutenzione.
La fabbrica sostenibile
Uno dei pilastri del programma Agility 4.0 è la sostenibilità. Rendendo possibile la produzione a piccoli lotti più vicina ai centri di consumo, questo approccio accorcia il circuito della distribuzione. I clienti possono inoltre ridurre i loro costi operativi grazie al consumo ridotto di energia e di acqua e all’uso di nuovi materiali leggeri e di componenti stampati in 3D.
La fabbrica estesa
Focalizzata sull’intralogistica e implementata attraverso un layout dematerializzato, questa gamma di soluzioni offre ai fabbricanti una maggiore flessibilità ed un uso più efficiente degli asset, rafforzando la loro capacità di introdurre nuovi prodotti. Ad esempio, tutte le macchine di un ambiente di lavoro possono essere collegate digitalmente con l’uso di veicoli a guida automatica (AGV).
Ludovic Tanchou, Vice Presidente Strategia, Prodotti e Innovazione di Gebo Cermex, commenta su quest’ultimo punto: “Quando è questione di rispondere ai requisiti dei clienti nell’era dell’Industry 4.0, la ‘fabbrica estesa’ rappresenta la vision del Gruppo Sidel. Anziché usare un nastro di trasporto classico per spostare un prodotto da un punto A a un punto B nel processo produttivo lineare, oggi possiamo utilizzare un sistema di movimentazione mobile in grado di trasportare un semilavorato o un prodotto finito da una qualsiasi riempitrice a una qualsiasi etichettatrice o cartonatrice. Questo layout flessibile può persino essere utilizzato in linee dedicate con le loro connessioni fisiche. Questo sistema permetterà ovviamente di accelerare lo sviluppo della personalizzazione di massa”.
Per riassumere Ludovic Tanchou dichiara: “Frutto di solide partnership tra il Gruppo e grandi player nei settori della robotica, dell’automazione e dei sistemi smart, il programma Agility 4.0 del Gruppo Sidel è stato pensato per essere evolutivo e aiutare i produttori e i proprietari di marchi ad affrontare la quarta rivoluzione industriale. Il programma si basa sulla creazione della fabbrica digitale che permette di accrescere le performance, anche in ambienti a rapida evoluzione, ridurre i tempi non produttivi e contenere i costi.”
Per richieste di natura editoriale o pubblicitaria, contattare: Josina van der Velden EMG Tel.:+31 164 317 014 E-mail: jvandervelden@emg-pr.com Per ulteriori informazioni, contattare: Gruppo Sidel Lucia Freschi, Manager Pubbliche Relazioni Tel.: +39 0521 999452/Cell.: +393472632237
E-mail: lucia.freschi@sidel.com
[1] Il programma Agility 4.0™ ha ricevuto di recente la distinzione ufficiale “Vitrine Industrie du Futur” attribuita dall’Alliance Industrie Du Futur (AIF) per l’impegno dimostrato nel proporre, sviluppare e portare avanti le iniziative Industry 4.0
Chi è il Gruppo Sidel
Il Gruppo Sidel nasce dall’unione di due marchi affermati, Sidel e Gebo Cermex. Insieme, siamo leader per la fornitura di macchine e servizi destinati al confezionamento di liquidi, alimenti e prodotti per la cura della casa e della persona in PET, lattine, vetro e altri materiali. Con oltre 37.000 macchine installate in più di 190 paesi, abbiamo accumulato quasi 170 anni di esperienza. Il nostro focus è sui sistemi avanzati, l’ingegnerizzazione delle linee e l’innovazione. Il nostro staff, costituito da più di 5000 addetti in tutto il mondo, mette tutta la sua passione nel fornire soluzioni complete in grado di rispondere alle esigenze dei clienti, migliorando le prestazioni delle loro linee, dei loro prodotti e del loro business. Per garantire prestazioni di alto livello, dobbiamo comprendere costantemente le sfide con cui i nostri clienti si confrontano ed aiutarli a raggiungere i loro specifici obiettivi. Realizziamo tutto questo attraverso il dialogo e la comprensione dei loro requisiti in termini di mercato, produzione e catene di valore, appoggiandoci sulle nostre solide conoscenze tecniche e le analisi degli smart data. In questo modo, possiamo assicurare il pieno potenziale e la massima produttività durante l’intero ciclo di vita delle linee. Un concetto che riassumiamo nella formula Performance through Understanding.
Per ulteriori informazioni, contattaci su www.sidel.com e www.gebocermex.com, collegati e ricevi gli ultimi aggiornamenti su Twitter.